Ponte delle Torri

Il Ponte delle Torri, simbolo distintivo di Spoleto, è lungo 240 metri ed alto 76.
Non è certa la sua origine. secondo lo storico spoletino Carlo Bandini fu costruito, nella sua forma attuale, insieme alla Rocca, da Matteo di Giovannello detto “Il Gattapone”, partendo dai resti di un antico ponte, molto più piccolo, di origine romana.
Il suo nome deriva dalla presenza di due torri di avvistamento agli estremi.
Solo nell’800 è stato costruito il muretto sul lato nord e nel 1845 è stato aperto il finestrone centrale che permette la vista della valle verso sud e di S. Pietro.
I due piloni centrali sono cavi ed hanno delle porte d’accesso. Probabilmente si trattava di nascondigli da usare in caso di attacco.
Wolfgang Goethe ne scrisse nel suo “Viaggio in Italia”, ed il brano è riportato in una targa in prossimità del ponte stesso.
Il ponte è interamente percorribile a piedi, collega il colle Sant’Elia, ove si trovano la Rocca e la città, e il Monteluco, ove giace il fortilizio dei Mulini, un edificio che era contemporaneamente mulino del grano, grazie ad una cascatella che lo muoveva, e torre di avvistamento.